Dieta Mediterranea vs. Dieta Vegetariana

Come ben sappiamo, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento dello stato di salute e ha un ruolo chiave nella determinazione del rischio cardiovascolare. Tuttavia, la dieta ottimale per la prevenzione cardiovascolare non è stata ancora definita in modo univoco. Tra i vari modelli alimentari, la Dieta Mediterranea, riconosciuta anche patrimonio dell’umanità, è sicuramente uno dei più salutari. Tipica dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, essa è caratterizzata da un abbondante consumo di verdura, frutta e cereali, l’utilizzo di olio di oliva come principale fonte di grassi, un bicchiere di vino durante i pasti, carne con moderazione e pesce almeno 2 volte a settimana. Un altro modello dietetico che sta acquistando sempre più popolarità è quello vegetariano. Caratterizzato dal consumo di verdura, frutta e cereali, esso prevede l’esclusione di carne e pesce e l’utilizzo di legumi, formaggi e latticini come principale fonte di proteine.  

In un trial clinico pubblicato sulla rivista Circulation è stata confrontata per la prima volta l’efficacia, in termini di riduzione dei principali fattori di rischio cardiovascolare, della Dieta Mediterranea a della dieta vegetariana. La ricerca ha visto 118 soggetti onnivori, clinicamente sani, seguire per 3 mesi una Dieta Mediterranea e per 3 mesi una dieta vegetariana, all’interno di uno studio di tipo randomizzato controllato a due braccia di intervento con modalità cross-over. I partecipanti, di età compresa tra 18 e 75 anni, presentavano un profilo di rischio cardiovascolare medio-basso, determinato, oltre che da uno stato di sovrappeso, da non più di due ulteriori fattori di rischio (es. alterazione dei valori di colesterolo LDL e trigliceridi).

Alla fine dello studio sono stati osservati effetti positivi per entrambe le diete, con una riduzione simile dei parametri antropometrici (peso corporeo, indice di massa corporea e massa grassa), dello stress ossidativo e dell’infiammazione. Alcune differenze sono state invece riscontrate per il colesterolo e per la vitamina B12, che si sono ridotti solamente nella fase vegetariana, e per i trigliceridi, che sono migliorati solamente durante la fase Mediterranea.

Tra i punti di forza dello studio, il suo disegno di tipo crossover che ha permesso di valutare gli effetti delle due diete sullo stesso soggetto a fasi alterne, la confrontabilità delle due diete somministrate che differivano solamente per la presenza o meno di carne e pesce, e l’elevato grado di aderenza dimostrato dai partecipanti, a indicazione del fatto che entrambi i profili alimentari presentavano una buona accettabilità e fattibilità. Tra le principali limitazioni, la durata dello studio e il numero di partecipanti che, seppur più alto rispetto a quello degli studi attualmente disponibili, risulta comunque limitato.

Il messaggio finale di questo studio è molto semplice, ed è che le persone hanno più di una scelta per una dieta sana per proteggere il cuore.

Fonte: Sofi F, Dinu M, Pagliai G, et al. Low-Calorie Vegetarian Versus Mediterranean Diets for Reducing Body Weight and Improving Cardiovascular Risk Profile: CARDIVEG Study (Cardiovascular Prevention With Vegetarian Diet). Circulation. 2018;137:1103-1113.