Dieta Mediterranea e declino cognitivo
Secondo le indagini più recenti, nel mondo ci sono circa 46 milioni di persone affette da demenza e si stima che questi numeri aumenteranno fino a 131 milioni entro il 2050. L’Italia è il secondo paese “più vecchio” d’Europa e proprio perché l’età è uno dei principali fattori di rischio per la demenza, si registrano 1 milione di persone affette da questa patologia. Non essendo disponibile alcun trattamento farmacologico efficace nel contrastare la sua insorgenza e progressione, la ricerca sui fattori di rischio modificabili è di fondamentale importanza. Per questo motivo, negli ultimi anni un numero crescente di studi si sta concentrando sull’identificazione della dieta migliore per prevenire o ritardare il declino cognitivo.
Recentemente è stato pubblicato sulla rivista European Journal of Nutrition un nuovo studio che ha indagato l’effetto della Dieta Mediterranea sulle funzioni cognitive. Wesselman e colleghi hanno preso in considerazione 389 partecipanti di età media 69 anni, di cui 146 con declino cognitivo soggettivo, 60 con disturbo cognitivo lieve, 35 parenti di primo grado di pazienti con moderata demenza da Alzheimer e 148 controlli sani. Tutti i partecipanti all’inizio dello studio sono stati sottoposti a un’ampia valutazione neuropsicologica per definire le funzioni cognitive e alla compilazione di un questionario di frequenza alimentare validato per determinare le abitudini alimentari, l’EPIC-FFQ. È stato inoltre utilizzato il questionario “Mediterranean Diet Score” per definire l’aderenza alla Dieta Mediterranea. Dall’analisi dei dati è emerso che i partecipanti con una maggior aderenza a questo profilo alimentare avevano una miglior memoria e una miglior facoltà e fluenza di linguaggio. Come suggerito dagli autori, i meccanismi implicati potrebbero essere legati a una riduzione dei fattori di rischio cerebrovascolare, un miglioramento del metabolismo del glucosio, la riduzione dello stress ossidativo e una riduzione di marker infiammatori.
Considerando che i pazienti che vanno incontro a demenza e Alzheimer mostrano inizialmente perdite di memoria e alterazioni delle capacità linguistiche, questo studio evidenzia come la Dieta Mediterranea possa mitigare e rallentare gli effetti precoci delle patologie legate all’invecchiamento cognitivo.
Fonte: Wesselman LMP, van Lent DM, Schröder A, et al. Dietary patterns are related to cognitive functioning in elderly enriched with individuals at increased risk for Alzheimer’s disease. Eur J Nutr. 2020. doi: 10.1007/s00394-020-02257-6.